Quando si parla di parallele ginnastica ci si riferisce principalmente alla ginnastica artistica anche se possono essere usate in ambito fitness.

Questo sport spettacolare, che ricerca la perfezione, esprime la forza e, insieme, la grazia del o della ginnasta, impegnati ad eseguire esercizi non alla portata di tutti.

E’ una disciplina molto rigida, che permette di raggiungere risultati attraverso duri allenamenti.

Tra questi risultati, l’atleta sviluppa una particolare elasticità del corpo che gli consentirà di esibirsi in esercizi incredibili.

La ginnastica artistica, oltre ad essere una disciplina della ginnastica, è anche uno sport olimpico.

Le sue origini sono antiche e risalgono alle culture cinese, egizia e micenea: queste culture, come quella greca (dei Dori) per ginnastica artistica intendevano l’insieme di esercizi fisici corrispondenti all’atletica leggera, alla boxe, alla lotta.

Nel XIX secolo, F.L. Jahn inaugurò a Berlino la prima palestra pubblica all’aperto; in seguito, Adolf Spiess, sempre in Germania, sviluppò la ginnastica collettiva. Dalla fusione del metodo di Jahn e Spiess nacque la moderna ginnastica artistica.

Tra il 1830 ed il 1860, vennero create in Italia numerose associazioni ginniche che si unirono a Venezia nel 1869 dando origine alla Federazione Ginnastica d’Italia.

Solo 12 anni dopo (1881) fu fondata a Liegi la Federazione Internazionale di Ginnastica.

Il termine di parallele ginnastica artistica è usato per indicare sia l’attrezzo ginnico sia la pratica vera e propria di questa particolare disciplina.

Tipologie di parallele ginnastica artistica

Esistono principalmente parallele simmetriche ed asimmetriche, maschili e femminili, da cui poi derivano vari modelli, diversi in qualità di materiali e criteri di realizzazione adottati, per destinare l’attrezzo all’allenamento oppure a soluzioni omologate F.I.G. (relative alle norme della Fédération Internationale de Gymnastique, Federazione Internazionale di Ginnastica).

Dimensioni, strutture e materiali (acciaio, legno lamellare, legno massiccio, fibra di vetro) variano in base alle differenti tipologie che sono:

  • Maschile regolamentare
  • Maschile omologata F.I.G. per competizioni
  • Asimmetrica femminile regolamentare
  • Asimmetrica femminile omologata F.I.G. per competizioni
  • Scolastica da allenamento a losanga
  • Mini parallela da allenamento.

Parallele ginnastica asimmetriche e simmetriche

E’ facile intuire dalle tipologie appena elencate che le parallele ginnastica asimmetriche (UB) sono destinate alle donne mentre le simmetriche (PB) sono state progettate per gli uomini.

Le asimmetriche, introdotte la prima volta ai Giochi di Helsinki del 1952, sono costituite da una struttura in metallo assicurata con cavi al pavimento, che sostiene due staggi in legno sistemati ad una certa distanza l’uno dall’altro, uno più basso e uno più alto.

Col passare degli anni, le distanze sono aumentate per dar modo alle atlete di sfidarsi in evoluzioni sempre più spettacolari anche da più di due staggi.

Per assicurare una maggiore presa sulle parallele e per proteggere le mani da eventuali vesciche e calli, le ginnaste usano di solito i paracalli e li bagnano insieme agli staggi con acqua applicando magnesia per impedire di scivolare.

Le parallele ginnastica artistica simmetriche (PB), usate dagli uomini, consistono in due staggi sistemati parallelamente, costruiti in legno oppure in legno con anima metallica, e regolabili a diverse altezze: all’interno di essi, l’atleta esegue tutta una serie di evoluzioni senza mai toccare il suolo con i piedi, facendo leva solo sulle braccia (oscillazioni, passaggi in verticale e salti che iniziano con l’entrata e si concludono col salto finale di uscita).

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Ginnastica artistica: parallele in azione

Gli esercizi con le parallele ginnastica asimmetriche femminili richiedono un mix di forza e potenza nelle braccia, particolare mobilità articolare, grazia e gran velocità nell’eseguirli: grandi salti con ripresa, veloci passaggi da uno staggio all’altro.

Iniziando l’entrata con la kippe, l’esecuzione termina con l’uscita che vede la ginnasta staccarsi definitivamente dallo staggio atterrando sul tappeto.

Nelle esecuzioni olimpiche o semplicemente a livello agonistico, uscendo le ginnaste si esibiscono in doppi salti mortali o avvitamenti in volo.

La ginnastica artistica non si limita, però, ai salti indietro e verticali.

La preparazione fisica dell’atleta si suddivide in due parti:

  • La preparazione generale per raggiungere un alto grado di resistenza, velocità, destrezza, coordinazione ed equilibrio, perfezionamento nella tecnica della corsa, miglioramento dell’elasticità muscolare, del sistema respiratorio e cardiovascolare;
  • La preparazione specifica, in una fase successiva a quella generale, indispensabile per sviluppare la forza e l’elasticità di molti gruppi muscolari per poter eseguire gli esercizi sugli attrezzi.

Gran parte dei ginnasti raggiungono un ottimo livello fisico nella tarda adolescenza oppure verso i 20 anni mentre le ginnaste, già in età adolescenziale, sono in grado di competere a livello internazionale.



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