Esistono le cosiddette regole d’oro per lo sportivo, molto utili soprattutto per chi non ha molta familiarità con le attività sportive in genere. Si tratta di buone abitudini, che è bene adottare per preservare il corpo, nel tempo, alle più comuni problematiche che possono sorgere con lo sforzo ed i carichi di lavoro.
Fare stretching, ad esempio, risulta molto importante prima e dopo un allenamento o di una partita. Diversamente da quanto si possa pensare, infatti, al termine dell’attività fisica è fondamentale fare stretching, in misura almeno pari a quello fatto prima che l’attività stessa abbia inizio, per evitare che i muscoli registrino un cambio repentino dei carichi di lavoro. Passare, infatti, da uno stato di eccessivo sforzo ad uno di assoluta quiete senza nel mezzo una fase di transizione, risulta poco indicato e ci espone maggiormente a strappi e problemi che interessano tendini ed articolazioni.
Le fasce elastiche: un attrezzo molto utile per tendini e articolazioni
Come fare, quindi, per riscaldarci in maniera ottimale prima di una partita o per terminare correttamente una sessione di allenamento?
Specialmente per gli sport indoor, come la pallavolo ed il basket, nei quali è necessario portare a temperatura i muscoli delle braccia e delle gambe, sono utilizzati degli strumenti per lo stretching molto diffusi oggigiorno: le fasce elastiche. Ne esistono di vari tipi in commercio, ma le più utilizzate e le più efficaci, secondo l’opinione di esperti e fruitori, sono le fasce Theraband.
Questo tipo di fasce elastiche in lattice sono disponibili sul mercato in diversi colori, ognuno dei quali sta a rappresentare il relativo grado di difficoltà. Si parte, infatti, in ordine crescente, dal beige, per poi passare al giallo, al rosso, al verde, al blu, al nero, all’argento, per finire con l’oro. Ricorda che per fasce elastiche di altre marche sono previste diverse scale di difficoltà associate a colori differenti.
Per impiegarle al meglio generalmente occorre ancorarle ad un punto fisso, che farà da perno per i nostri allungamenti. Per evitare inaspettati e pericolosi distaccamenti della Theraband occorrerà trovare un punto di ancoraggio resistente e sicuro, come può essere la ringhiera delle tribune di un palazzetto, una spalliera o un quadro svedese.
Trovato il punto di appoggio, siamo quindi pronti per partire con lo stretching. È opportuno allungare lentamente e costantemente le fasce elastiche, per evitare movimenti repentini e per concentrare l’azione delle fasce stesse sulla zona che intendiamo esercitare. Quando utilizziamo le Theraband per gli arti superiori, in particolar modo, di norma è bene tenere ben salde le braccia strette ai propri fianchi, aiutandosi all’evenienza con un foglio di carta da posizionare sotto le ascelle. Il nostro obiettivo, in questo caso, è quello di eseguire gli allungamenti, tenendo le braccia posizionate in maniera corretta ed evitando che il foglio cada a terra.
Anche per gli arti inferiori ci sono dei consigli utili per te. In particolar modo, occorre tenere sempre ben distesa la schiena ed assumere una posizione corretta affinché l’efficacia delle bande elastiche sia garantita. Braccia e piedi devono muoversi in maniera graduale, senza scatti e senza sforzare eccessivamente i muscoli per evitare lesioni.
Compresa l’utilità delle fasce elastiche e in maniera specifica quella delle Theraband, sei pronto per avviare e concludere le tue sessioni di allenamento al meglio. Tali prodotti sono molto utili anche in presenza di tendiniti e problemi articolari, e possono pertanto, previa indicazione del medico specialista, essere impiegati per superare questo tipo di problematiche. Ricorda, infine, che le Theraband vanno sostituite in media ogni 2-3 mesi affinché siano sempre al 100% integre ed efficaci: una spesa utile e mirata alla nostra salute, per la quale ne vale davvero la pena.